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La Roccia dei Tedeschi: quando l’ambiente accoglie la storia

C’è un sentiero boscoso e ricco di vegetazione, ai piedi dei monti che dividono e uniscono il Lazio e l’Abruzzo, e che furono negli anni della Seconda Guerra Mondiale teatro di aspre battaglie. Il sentiero costituisce un itinerario caratteristico e unico, che collega la montagna con la città di San Donato Val Comino e i suoi abitanti, cittadini che un tempo furono protagonisti di terribili eventi bellici. La Roccia si staglia fiera e solitaria tra le montagne del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, raccontando muta vecchie storie di uomini e combattimenti all’ultimo sangue. La visione che si presenta davanti, una volta arrivati, non può lasciare indifferenti anche per la bellezza paesaggistica che caratterizza la visuale di affaccio: arrampicando un po’ infatti il panorama spazia sulla Val di Comino, e in particolare sulla cittadina di San Donato. Verdi pianure e ricchi boschi fanno di questa escursione qualcosa di autentico ed emozionante. Immaginare e rivivere con il pensiero quelle che furono le vicende del tempo, rende l’esperienza unica. Grazie a questi monumenti, ormai intrisi di storia e sentimento, è possibile constatare come l’ambiente accoglie e custodisce pezzi di storia, e come esso sia soltanto uno dei molteplici esempi sparsi nel territorio ciociaro, lambito in alcuni suoi tratti da quella che fu la famosa Linea Gustav.

“Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del sole, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i larici arrossati dall’autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai ciliegi in fiore.”
 

(Mario Rigoni Stern, Uomini, boschi e api)